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PORTOCANNONE

PORTOCANNONE

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La fierezza del popolo albanese si può senza dubbio rilevare a Portocannone, una delle  aree arbëreshë la cui particolare struttura urbanistica ne fa uno dei centri più interessanti del Molise.  II centro storico e una sorta di fortilizio a pianta rettangolare le cui mura sono costituite dalle stesse abitazioni e da cui si può accedere da una porta principale sovrastata dalla torre d ell'orologio e dal campanile della chiesa di San Pietro e Paolo. La più antica e soprattutto custode del famoso battistero a forma ottagonale ricavato da un tronco di quercia intagliata da abili artigiani albanesi che l'avrebbero portato con loro direttamente dall'Albania, nel lontano 1500, guidati dalla Vergine di Costantinopoli .L'icona delta Vergine nota come Odegitria, colei che indica la via, si trova sulla parete dell'altare maggiore per l'adorazione degli abitanti, memori del lungo viaggio e della fuga del popolo perseguitato dai turchi .

La memoria di quegli eventi storici viene ogni anno rievocata in occasione della ricorrenza patronale con la famosa corsa dei carri che si svolge il primo lunedi successivo alla domenica di Pentecoste. Si tratta dell'evento più importante del paese, una gara agonistica disputata tra due partiti, appositamente costituiti, che nel corso dell'anno si prendono cura degli animali, buoi di razza calabrese, allevati con grande cura dal sodalizio dei Giovani e dei Giovanotti, che segretamente ed in concorrenza tra loro, preparano gli animali all'annuale disputa. La vittoria assicurerà al carro ed alla fazione vincitrice, l'onore di portare e scortare l'effigie della Patrona, nella solenne processione l'indomani, in occasione della celebrazione liturgica . La corsa dei carri, tra sacro e profano rappresenta la peculiarità degli arbëresh di Portocannone, uno degli eventi più importanti che animano il paese, a cui affluiscono tantissime persone dai paesi vicini e da ogni parte d'Italia, attratti appunto dalla tradizione delle carresi che avvengono in momenti diversi e con differenti modalità anche ad Ururi e San Martino in Pensilis . Il carattere rurale della festa che esalta con fa forza fisica dell'animale e la componente agonistica del carattere arbëresh è ben visibile proprio nel cerimoniale che ne caratterizza lo svolgimento. A mezzogiorno, sul sagrato della chiesa, dopo la benedizione degli animali, i carri si avviano verso il luogo della partenza, seguiti dal sindaco, dalle autorità, dai cavalieri e dai componenti delle due fazioni. La partenza viene segnata da un colpo di pistola a salve sparata dal sindaco. I buoi si muovono al galoppo, incitati dai cavalieri, percorrono alcuni chilometri lungo il tratturo per fare ingresso nel paese e raggiungere il traguardo posto sotto il portale d'accesso al centro storico .Oltre alla corsa dei carri, numerose altre iniziative vengono promosse nel corso dell'anno (il Presepe Vivente arbëresh Jashta, Jashta Carnuvalli, carnevale tipico arbëresh), per tramandare, rievocare e valorizzare la cultura dei padri .Portocannone, che deriva la sua denominazione dall'etimo "Porta Kandora" o "Portacandesium" risalente all'anno mille, "e un paese posto in pianura in un luogo vistoso e aperto, che soddisfa l'occhio non solo del Mare Adriatico ma anche di altri luoghi di Puglia, Abruzzo e convicini" (Mons.A.Tria 1744 ).

L'economia fondata su una buona produzione agricola, si articola in una filiera di prodotti tipici come il vino e l'olio, collocati nel mercato con marchi e denominazioni identificative delle famiglie che detengono la proprietà delle aziende produttrici.La sua collocazione territoriale lo rende particolarmente appetibile al richiamo turistico e ricca di appuntamenti è "l'Estate Portocannonese": dalla Corsa dei Carri estiva del 6 agosto, al teatro all'aperto, alle sagre di quartiere, alla fiera dei prodotti tipici, alle iniziative sulla cultura arbëreshë promosse dal Comune e dalla Pro Loco Skanderbeg.Imponente la presenza dei Palazzo Baronale fatto costruire nel 1735 dal barone Cini, adiacente la Piazza S.Giorgio Castriota Skanderbeg, grande eroe albanese nato nel 1405 a Kruja, città albanese gemellata con Portocannone.

Date

23 Gennaio 2015

Categories

I Paesi Arbëreshë

Sportello Linguistico

Lo Sportello Linguistico Regionale(SLR) per le minoranze linguistiche storiche del Molise, nasce per tutelare le comunità di lingua e cultura Arberesche;  (Campomarino-Motecilfone-Portocannone-Ururi) e quelle di lingua e cultura Croata (Acquaviva Collecroce-Montemitro-San Felice del Molise)