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“Letture nei borghi”

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“Letture nei borghi” è un progetto che prevede un ciclo di letture per ragazzi da effettuare nei  comuni di minoranza Arbëreshë e nella libreria per ragazzi “La luna al guinzaglio” di Termoli. Questo ciclo di letture vede la partecipazione di ciascun comune nelle 4 giornate di lettura.

Il pomeriggio del 9 Agosto si è svolto ad Ururi il primo appuntamento di “Letture nei borghi”.  L’idea è partita dalla voglia di mettere insieme l’operato degli sportelli linguistici con i ragazzi delle piccole comunità Arbëreshë per ricordare e far conoscere alcune leggende Albanesi legate alla besa, ossia il mantenimento incondizionato della parola data, anche al costo della propria vita.

La besa è tanto sentita quanto osservata dal popolo albanese e questo lo si evince non solo dalla sua presenza all’interno della raccolta delle norme consuetudinarie del Kanun, ma anche dal mito di Costantino e Doruntina, un racconto diffuso in molte varanti.

Il mito di Costantino e Doruntina narra la storia di una madre e dei suoi dieci figli, nove maschi e una femmina; la storia vuole che la figlia femmina andasse in sposa in terre lontane e questo comportava il disappunto della madre lamentando il fatto che una volta che i suoi figli maschi si fossero sposati non ci sarebbe stato nessuno accanto a lei ad accudirla.

Il figlio più piccolo aveva giurato alla madre (affermando la besa), che se ce ne fosse stato bisogno sarebbe andato lui a riprendere la sorella. Nel corso degli anni tutti i figli maschi morirono compreso Costantino; tuttavia, il patto preso con la madre venne rispettato perché Costantino uscì dalla tomba per andare a prendere la sorella e riportarla dalla madre, osservando in tal modo la besa.

La besa assurge a tema centrale anche di altri racconti, quali Rozafat e Kostandini i vogël, di cui i ragazzi delle comunità di Ururi, Montecilfone e Portocannone hanno letto le parti più significative in doppia lingua.

Si è parlato, dunque, del valore della besa, di come dalla parola data ruotasse tutto un mondo non sempre condizionato dalle leggi.

È molto importante insegnare ai nostri ragazzi a mantenere vivo il ricordo delle nostre radici comuni e far comprendere loro il valore che lega il presente al passato.

Nel corso del pomeriggio insieme, i ragazzi hanno avuto modo di leggere in Italiano e in Arbëresh leggende di cui conoscevano solo vagamente l’esistenza e di stare insieme.

Oltre ai lettori e al pubblico ururese, hanno partecipato alla manifestazione le referenti degli Sportelli Linguistici di Montecilfone e Portocannone con i loro piccoli lettori.

Ci si ritroverà tutti ai prossimi appuntamenti che si svolgeranno nel mese corrente a Montecilfone e Portocannone. Non solo, le leggende Arbëreshë verranno fatte conoscere anche a Termoli, dove, presso la libreria  per ragazzi “La luna la guinzaglio”, i ragazzi ne leggeranno le parti salienti in doppia lingua. Un’occasione in più per rendere consapevoli i giovani dell’esistenza delle lingue minoritarie nella nostra piccola regione.   

A tutti i ragazzi che avranno partecipato attivamente al ciclo di “Letture nel borgo” verrà donato un attestato di partecipazione realizzato dagli Sportelli Linguistici.

Sportello Linguistico

Lo Sportello Linguistico Regionale(SLR) per le minoranze linguistiche storiche del Molise, nasce per tutelare le comunità di lingua e cultura Arberesche;  (Campomarino-Motecilfone-Portocannone-Ururi) e quelle di lingua e cultura Croata (Acquaviva Collecroce-Montemitro-San Felice del Molise)